PEDAGOGIA

 riforma protestante e cattolica 


La società durante l'Umanesimo e il Rinascimento rimaneva profondamente religiosa, nonostante il focus sull'uomo e l'arte. Manifestazioni di fede erano evidenti soprattutto nelle campagne. Anche figure come mercanti e artisti come Botticelli mostravano segni di devozione. La Riforma cattolica, precedente alla Riforma protestante di Lutero, mirava a moralizzare la cristianità, affrontando ignoranza religiosa, immoralità e incertezze dottrinali, mentre l'autorità papale era stata minata da eventi come lo scisma d'Occidente.


il concilio di Trento


Il Concilio di Trento, convocato nel 1545 ma bloccato da varie difficoltà fino al 1563, si concluse con decreti che riaffermarono la dottrina cattolica, sottolineando l'importanza delle opere oltre alla fede per la salvezza. La Chiesa post-Tridentina si impegnò nell'educazione e nella moralizzazione, istituendo seminari per il clero, richiedendo la residenza ai vescovi e promuovendo il ruolo del parroco. L'obiettivo era educare e moralizzare sia il clero che i laici, guidandoli verso le virtù cristiane per il bene comune e la salvezza personale.


i gesuiti 

Durante la Riforma Cattolica nacquero numerosi nuovi ordini religiosi, molti dei quali si orientarono verso l'educazione per rispondere alle esigenze della società. Tra questi ordini vi era la Compagnia di Gesù, fondata da Ignazio di Loyola nel 1540 con l'obiettivo originario di cattolicizzare il mondo e convertire non solo i protestanti, ma anche i popoli non cristiani. I gesuiti si distinsero per la loro mobilità e profonda cultura, richiedendo ai membri di possedere una vasta conoscenza filosofica, teologica e di un terzo ramo di sapere. Per fronteggiare la crisi dell'università dell'epoca, i gesuiti aprirono collegi per formare i loro membri e presto furono pressati ad accettare giovani laici nei loro istituti educativi. La loro influenza si diffuse rapidamente in Europa e oltre, con l'apertura di collegi in numerosi paesi.


la ratio studiorum 


La Ratio Studiorum, elaborata dai gesuiti nel 1599 dopo cinquant'anni di sperimentazioni, fu un modello di istruzione codificato che influenzò anche altri ordini religiosi. Funzionava come una legge scolastica uniforme per i numerosi collegi gesuitici in tutto il mondo, garantendo un curricolo standardizzato e regole comuni per studenti e insegnanti. Questo sistema transnazionale, basato sul latino come lingua principale, consentiva una mobilità degli studenti tra i collegi. I gesuiti, grazie al loro quarto voto di obbedienza al papa e alla struttura organizzativa flessibile delle province, divennero un braccio esecutivo del pontefice nella diffusione dell'istruzione e formarono i ceti dirigenti europei per quasi due secoli. La struttura scolastica, gerarchica e piramidale, prefigurava in parte quella adottata successivamente dagli stati.

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